Giovanni racconta la propria storia ad un giovane che sogna di diventare giornalista. Tutto accade nel 1968, l’anno della morte del santo più popolare del Novecento, San Pio da Pietrelcina. L’autore costruisce una vicenda scandita da una narrazione a “doppio binario”: un fatto realmente accaduto, il funerale di Padre Pio, ed un evento parallelo, l’agguato a una giovane donna. Queste due storie sono solo apparentemente parallele, in realtà c’è un filo che unisce i due eventi; una forza che unisce le storie. Tra uomini mai cresciuti e ragazzini cresciuti troppo in fretta, il racconto, a modo suo, parla di amore e di amori. Si può riannodare un filo spezzato?